Contratto indeterminato e collaborazioni

Hai un contratto a tempo indeterminato? Bene, la storia, soprattutto la più recente, ci insegna che se una qualsiasi azienda chiude, che cosa te ne fai del tuo contratto a tempo indeterminato? Un bel niente. E, anche se puoi appellarti in sede legale, ma l’azienda dichiara fallimento, ciao. Estremizzo. Secondo, devo ancora capire perché le collaborazioni: uno, sono così drammatiche (è lavoro); due, perché non abbiamo tutele come l’indeterminato; tre, idem per le Partite Iva a collaborazione.

Queste due categorie non hanno tutele, ma continuiamo a tutelare esclusivamente una parte del lavoro, quando, il lavoro si è trasformato. I sindacati che sbandierano di essere da parte del lavoratore, mi sembra che siano rimasti agli anni ‘60: un collaboratore non è forse una persona che va tutelata?

Certo, molto spesso la collaborazione viene vista come instabilità causa persone ambigue che lucrano sopra di esse; ma, forse, in un momento economicamente difficile sia da parte dell’impresa che da parte del lavoratore, non è meglio avere più collaborazioni e mantenere, da un lato, uno stipendio adeguato (e se qualcosa va storto noi sei a piedi), dall’altra avere meno oneri fiscali per l’azienda?

 

 

di Francesco Bartolini Caccia ©